PROGETTO   STReGA   

              SCIENZA, TECNOLOGIA, RICERCA: GENERI E ACCESSO 

 

Home
Il Progetto
I Partners
Workshop
Progetto Scuola
Documenti
Laboratorio
Contatti

Progetto STReGA

 

Il progetto STReGA (Scienza Tecnologia e Ricerca: Generi e Accesso), approvato e finanziato dal Ministero del Lavoro nell'ambito del piano di azioni positive (Legge 125/91), è un progetto proposto dall'Università del Salento, in collaborazione con l'Associazione Donne e Scienza. Del progetto, di cui sono partner le Associazioni sindacali CGIL, CISL e UIL e a cui aderisce l'Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Lecce, l’Ufficio Scolastico Provinciale di Lecce ed il Comitato Pari Opportunità dell'Università del Salento, è responsabile il Dipartimento di Matematica “Ennio De Giorgi” nella persona di Anna Maria Cherubini.

L'idea progettuale nasce dall'analisi dei dati relativi alla presenza femminile nel settore scientifico e tecnologico all'interno dei Paesi della Comunità Europea.

I dati presentati nella relazione She figures 2006, elaborata dalla Commissione Europea per la Scienza e la Ricerca, evidenziano che:

·      nei Paesi della Comunità Europea solamente il 29% dei ricercatori sono donne;

·      nel settore dell'economia e delle aziende solamente il 18% dei ricercatori sono donne;

·      ai più alti livelli delle carriere accademiche si colloca solamente il 15% delle donne;

·      lo squilibrio di genere, ai livelli più alti della carriera accademica , è ancora più netto nel settore dell'ingegneria in    particolare, e delle tecnologie in generale, dove la percentuale delle donne è appena del 5,8%;

·      dei 17 stati membri che hanno consegnato i dati alla Commissione di Ricerca, ce ne sono solo due in cui la presenza femminile all'interno di commissioni scientifiche supera il 40%; solamente uno in cui la presenza femminile si colloca in un range tra il 30% e il 39% e cinque che si collocano in un range tra il 20% ed il 29%. Tutti gli altri si attestano al di sotto del 20%.

La tabella riportata riassume la situazione della presenza femminile nei vari Paesi dell'Unione europea, ai massimi livelli della ricerca nei differenti settori scientifici.

 

I dati di She figures 2006, mostrano che nell'Unione Europea, nel campo della ricerca scientifica, le donne rimangono una minoranza, anche se, rispetto al 1999, nel 2003 si è assistito ad una lieve modifica con un incremento delle percentuali dal 27% al 29%.

Tuttavia, nonostante questo lieve trend nella crescita, non bisogna dimenticare che le donne restano sottorappresentate nei settori scientifici, specialmente per quanto concerne le posizioni più di rilievo.

Il grafico sotto riportato esprime con chiarezza la proporzione tra uomini e donne in una tipica carriera accademica all'interno dei 25 Paesi della Comunità Europea: a mano a mano che ci si avvicina ai vertici della carriera il divario diventa sempre più evidente.

 

Per quanto concerne l'Università del Salento, lo squilibrio di genere, come dimostra la figura seguente, si allinea al trend europeo.

Dalla valutazione di tutti questi dati è nato il Progetto STReGA, un progetto pilota che intende intervenire sul problema della disparità di genere attraverso due macro-azioni da attuarsi nel territorio pugliese:

1.   Empowerment di donne già occupate nell’ambito della ricerca scientifica, attraverso laboratori di formazione volti alla costruzione di competenze nel campo della progettazione, gestione, attuazione e valutazione della ricerca scientifica.

2.   Orienteering, consistente in attività di formazione delle figure di sistema, dirigenti, referenti per l’orientamento in uscita degli studenti, e docenti di discipline scientifiche dell’istruzione liceale del territorio.

 

Il progetto si pone, dunque, come obiettivo quello di accrescere la presenza femminile nel campo della ricerca scientifica e tecnologica agendo in maniera integrata su due fronti:

·   quello dell’accesso da parte delle donne agli organismi decisionali della ricerca scientifica e tecnologica, intervenendosui meccanismi che portano all'esclusione delle donne e al conseguente divario tra presenza maschile e presenza femminile nel panorama scientifico;

·     quello della formazione scolastica, dove si costruiscono le vocazioni scientifiche, perché, se si vuole raggiungere l’obiettivo di accrescere la rappresentanza femminile nei luoghi decisionali del settore scientifico-tecnologico è necessario agire su ragazze/donne non ancora “allineate” o non ancora “selezionate” in quanto “aderenti” ad una visione della scienza coerente con i modelli perpetuati.

 

Per quanto concerne l'azione di Empowerment, principali destinatarie dell’intervento saranno donne operanti nei centri di ricerca pubblici e privati della Regione Puglia, ma la possibilità di partecipazione, compatibilmente con il numero delle adesioni, sarà aperta a tutti coloro che siano interessati all'argomento.

L'azione si articola attraverso laboratori di alta formazione che prevedono moduli seminariali con lezioni e testimonianze di esperte, e moduli learning by doing con mentori.

Oggetto dei seminari e delle attività di laboratorio sarà:

·     imparare a formulare idee progettuali e a individuare i finanziamenti, europei, nazionali e regionali, per poterle realizzare;

·    imparare ad inserire la propria ricerca nell’ambito di grandi progetti definiti strategici a livello nazionale e/o internazionale;

·      imparare a valutare i progetti al fine di aumentare la percentuale, attualmente molto bassa, delle donne che fanno parte degli organismi nazionali ed europei di valutazione;

·       imparare a comunicare la scienza all'interno e all'esterno della comunità scientifica.

 

Per quanto concerne l'azione di Orienteering essa consisterà nella formazione di docenti delle scuole secondarie e nella realizzazione di un laboratorio che coinvolgerà docenti e alunne/i di scuole secondarie.

L’attività rivolta ad insegnanti di discipline scientifiche ed umanistiche, si dipanerà attraverso:

·     due giornate laboratorio con riflessione e analisi sul proprio vissuto in relazione alle scelte di studio e di lavoro e confronto con quello degli altri;

·      due incontri (Role Model Days) con ricercatrici e ricercatori, organizzati in luoghi non tradizionalmente deputati alla scuola, in cui si parlerà di come si fa scienza oggi, della modificazione dei rapporti tra scienza e società, delle finalità ed degli indirizzi della scienza e della tecnologia, dell'organizzazione del lavoro.